Quanto è importante nella sicurezza del volo il fattore RIPOSO dei piloti/Istruttori di volo…?
Quanto è importante nella sicurezza del volo il fattore RIPOSO dei piloti/Istruttori di volo…? Si considera a sufficienza questo fattore…?
Prendiamo spunto da una Relazione d’inchiesta svolta dall’ANSV su un incidente occorso all’aeromobile Diamond DA20-C1 marche di identificazione I-DADL, in prossimità dell’aeroporto di Roma Urbe (LIRU), il 25 Maggio 2020.
Tra le cause evidenziate nella relazione “…non si può escludere che la possibile stanchezza del pilota istruttore possa aver influito sulla dinamica dell’evento…”
Per la relazione integrale leggi qui…
L’incidente è stato causato dalla perdita di controllo in volo dell’aeromobile a seguito di uno stallo aerodinamico, innescatosi in una fase di volo “critica” dal punto di vista delle performance dell’aeromobile (ovvero, bassa velocità, in fase di salita iniziale dopo un touch and go, vicinanza al suolo). La ridotta distanza dal suolo ha reso impossibile ogni tentativo di recupero dell’assetto di volo controllato del velivolo.
I fattori che potrebbero ragionevolmente aver contribuito all’evento, determinando il decadimento della KIAS durante il tentativo, da parte del pilota istruttore, di mantenere le condizioni di salita, sono identificabili nei seguenti: • potenza non del tutto disponibile, riconducibile al mancato funzionamento del magnete destro; • incorretta configurazione dei flap dopo il touch and go.
All’evento avrebbe altresì contribuito l’inosservanza delle procedure previste dal Flight Manual nel caso di “Engine Failure after Take-Off – Insufficient Engine Power”. Infine, non si può escludere che la possibile stanchezza del pilota istruttore possa aver influito sulla dinamica dell’evento, in termini di puntuale monitoraggio delle azioni dell’allievo pilota, di decisioni assunte nella gestione dell’aeromobile e di procedure da applicare.
FONTE: ANSV